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ASP "G.O. Bufalini": verso un nuovo modello di welfare territoriale.

Aggiornamento: 10 giu 2023



L’ ASP “Giovanni Ottavio Bufalini” è uno storico istituto di formazione professionale del tifernate, attivo dal 1909 e tuttora fulcro di aggiornamento e preparazione di giovani allievi nel contesto economico-produttivo dell’Alto Tevere.

Nel corso dei decenni i laboratori e le attrezzature si sono diversificati e rinnovati per rispondere alle esigenze di una manodopera sempre più qualificata e digitalizzata e garantire l’inserimento di allievi preparati nelle aziende del territorio regionale.

Numerose le attività che hanno coinvolto lo scorso anno i ragazzi dai 14 ai 18 anni, così come quelle rivolte ai giovani disoccupati o inoccupati: oltre 100 allievi ogni giorno vivono e animano le aule della struttura percorrendo la “Sala del Gusto” per le esercitazioni pratiche di sala e bar, la “Palestra Gastronomica” per quelle di cucina, il salone per acconciatori, il laboratorio di informatica nonché le aule tecniche dedicate al corso di meccanica e addetto alle riparazioni di auto e moto.

La collaborazione della Scuola Bufalini con aziende e associazioni ha costituito negli anni e rappresenta tuttora un garanzia di inserimento per i ragazzi che decidono di sviluppare nell’Istituto il proprio percorso di orientamento.



“Tutto il patrimonio della Scuola, con il passaggio da ente di beneficenza ad Associazione di Servizi alla Persona, ha determinato una notevole riflessione - afferma Giovanni Granci, direttore dell’Istituto Bufalini. - La Scuola ha infatti deciso di optare per una scelta di rilievo pubblico non scontata e a cui non tutte le ex-Ipab, Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, hanno scelto di aderire, avendo in alternativa la trasformazione in fondazioni o associazioni di carattere privato. Una scelta non scontata appunto, che ha portato alla necessità di valorizzare il patrimonio immobiliare ingente di cui la Scuola dispone perché il mantenimento in termini di costi non diventi un ostacolo nella gestione della struttura e un freno alle sue finalità meritorie”.

La Scuola Bufalini con i suoi laboratori risiede in quella che è una villa ottocentesca e dispone di diverse tenute a Santa Fista, Podernuovo, Ca’ di Conti e Villa Pianali, tenute che sono soggette ad usura e degrado e ad una costante spesa manutentiva, spesa che il direttore Granci ritiene sarebbe molto più utile investire negli oltre mille mq di laboratori e macchinari già presenti per i ragazzi.

La promozione e valorizzazione del territorio a partire dalle strutture esistenti come le ASP- Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona è stato il perno attorno a cui si è sviluppato il convegno tenutosi nella sala centrale della Provincia di Perugia il 1° dicembre scorso. Un convegno promosso dalla Fillea Cgil dell’Umbria e dall’associazione Nuove Ri-generazioni Umbria, che della sostenibilità e della rigenerazione urbana fa una delle sue ragioni d’essere. Un incontro nato per fare in modo che la Scuola Bufalini, così come le altre 9 Asps-Asp regionali interessate da difficoltà simili nella gestione e conservazione del loro patrimonio immobiliare, possano diventare soggetti abilitati a beneficiare dei fondi del PNRR e mettere quindi a disposizione i loro spazi perseverando nella finalità per cui le IPAB sono nate, ovvero la missione solidaristica e caritatevole, diventando nuovi modelli di assistenza integrata e orientandosi quindi verso una prospettiva sociale e una presenza attiva nel territorio utile alla comunità. (approfondisci qui).

In quell’occasione è parso evidente agli esponenti del mondo sindacale, istituzionale e associazionistico presenti, come sia necessario partire dall’esistente, dall’edificato per evitare una nuova cementificazione e per contribuire in modo potente al settore dell’edilizia con un vantaggio per tutti: cittadini, imprese, amministratori che verrebbero coinvolti in un circuito positivo di creazione di occupazione e maggiore coesione sociale.

Un obiettivo realizzabile solo grazie all’impegno di tutti i soggetti interessati in modo trasversale, a partire dalle Istituzioni perché, dichiara il direttore Granci: “Abbiamo bisogno come ASP di una rete intorno, di risorse, di accedere a finanziamenti e bonus affinché questo diventi un modello concreto e duraturo di riqualificazione e di rappresentanza dei bisogni del territorio”.

Una richiesta di fare rete quella del direttore Granci, che avrà modo di trovare attenzione e risposte in un incontro che l'associazione Nuove Ri-generazioni Umbria insieme a Fillea Cgil Umbria organizzeranno a breve con i rappresentanti delle strutture coinvolte, per avviare un'azione comune di sollecitazione e domanda di finanziamenti necessari agli istituti per garantire gli inderogabili interventi di risparmio energetico e miglioramento sismico degli edifici.



(Foto: elaborazione da video AVI news)

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