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Terni: inaugurato il murales ecologico, un’opera per la qualità dell’aria e la sensibilizzazione ambientale



Il 30 novembre scorso al Parco Commerciale Gabelletta di Terni, è stato inaugurato il murales dal titolo “La purezza del respiro dopo il grigio del caos”. L’opera realizzata dall’artista Alessia Biondi è stata il frutto della collaborazione di Arpa Umbria, Legambiente Terni-Narni-Stroncone Verde Nera e Coop Centro Italia, e del contributo della comunità locale che ha partecipato alla relativa cena di raccolta fondi. La particolarità dell'opera risiede nell'uso di una vernice speciale dotata di tecnologia brevettata, che trasforma le superfici murarie in purificatori d'aria.

Questa iniziativa non si limita a promuovere l’arte, ma si colloca all’interno di un percorso più ampio volto a contrastare l’inquinamento atmosferico, una delle principali criticità ambientali di Terni. Secondo i dati pubblicati da Ecosistema Urbano 2024, la città ha infatti registrato un netto peggioramento, scendendo di 33 posizioni nella classifica nazionale. Le cause principali includono il superamento dei livelli di polveri sottili, l’elevato tasso di motorizzazione e il consumo eccessivo di suolo.





Foto: Legambiente Umbria


Brigida Stanziola, direttrice di Legambiente Umbria, ha evidenziato il valore strategico dell'iniziativa, capace di intrecciare creatività e ricerca al fine di sensibilizzare la popolazione e sollecitare interventi più incisivi da parte delle istituzioni. “Azioni come questa sono importanti per avvicinare la cittadinanza alle criticità ambientali e per far fronte comune affinché la richiesta di politiche coraggiose per migliorare la qualità dell'aria sia corale e forte” ha dichiarato Stanziola.


L'installazione del murales diventa così non soltanto un'opera d'arte, ma il risultato di un impegno collettivo, a partire dalla street art come veicolo di sensibilizzazione e consapevolezza sui temi del cambiamento climatico e i rischi derivanti dall'inquinamento.

È la dimostrazione di come la volontà condivisa possa contribuire a trasformare il tessuto urbano in uno spazio più vivibile e sostenibile.


Per la Redazione - Chiara Maria Sole Bravi



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