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Orvieto: verso un nuovo modello di sviluppo



Le cosiddette aree interne costituiscono un tessuto vitale del Paese, rappresentando non solo una porzione rilevante del territorio nazionale ma anche un crogiolo di comunità che insieme sommano oltre il 20% della popolazione totale.

Queste zone, spesso distanti dai centri urbani maggiori e dai servizi fondamentali, si trovano di fronte a sfide peculiari che includono la fragilità economica e le dinamiche demografiche avverse, come il calo della natalità e l'invecchiamento degli abitanti.

La riduzione del numero dei Comuni italiani negli ultimi anni, da 8.102 a 7.901, riflette una tendenza preoccupante verso la centralizzazione e l'abbandono delle aree meno densamente popolate.

Più della metà di questi Comuni lotta quotidianamente con le conseguenze della marginalizzazione, evidenziando la necessità impellente di politiche efficaci che ne invertano il declino.

L'introduzione della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) nel 2013 ha segnato un passo importante verso il riconoscimento e il sostegno di queste comunità. Con l'obiettivo di rivitalizzare i servizi e stimolare l'economia in 1.094 Comuni entro il 2027, la SNAI si propone di coinvolgere attivamente oltre 4,5 milioni di residenti, puntando a un equilibrio territoriale più giusto e a un futuro prospero per le generazioni a venire.

L'Area Interna Sud Ovest Orvietano emerge come un caso esemplare all'interno di questa strategia, grazie alla sua estensione e alla densità di popolazione che, sebbene non elevata, non ha impedito ai Comuni di mostrare una notevole capacità di collaborazione. Nonostante le difficoltà procedurali e i ritardi dovuti a circostanze impreviste come il terremoto e la pandemia, questi Comuni stanno facendo passi avanti significativi, lavorando insieme per trovare soluzioni efficaci alle sfide più pressanti.

Per assicurare il successo continuato di tali iniziative, è cruciale mantenere un approccio flessibile e inclusivo, che rispetti le specificità e risponda alle necessità di ogni singola comunità.

In questo contesto l’iniziativa:"Per il rilancio dell'area Sud-Ovest Orvieto: verso un nuovo modello di sviluppo", mira a esplorare le opportunità offerte dalle sfide attuali, in particolare quelle legate alla sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Con l'intervento di esperti e rappresentanti istituzionali, verranno discussi approcci innovativi per invertire la tendenza al declino demografico e rivitalizzare il territorio.

L’evento, che si terrà a Orvieto, venerdì 3 maggio alle ore 9.30 nell'atrio di Palazzo dei Sette, in Corso Cavour, rappresenta un'occasione per discutere e pianificare il futuro del territorio.

Introdurrà i lavori Claudio Cipolla, segretario generale della Cgil di Terni.

Tra gli interventi previsti, quelli di Carolina Galeazzi, Fp Cgil, Elisa Costantini, Filcams Cgil, Maura Gilibini, Spi Cgil, e Mario Margasini, direttore dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni Umbria che offriranno spunti preziosi e utili al confronto.

Seguirà una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di Elena Torri, Asvis-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil Umbria e Mia Scotti, Riabitare l’Italia, che insieme a Christian Ferrari, Cgil nazionale, discuteranno strategie e progetti per una rinascita dinamica e sostenibile dell'area. 


Per la Redazione - Chiara Maria Sole Bravi

 

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