Referendum 8 e 9 giugno: 5 sì per cambiare l'Italia
- Nuove Ri-generazioni UMBRIA
- 12 mag
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L’8 e 9 giugno 2025, ogni cittadino sarà chiamato a esprimersi su cinque importanti referendum popolari, promossi dalla Cgil, che la Corte Costituzionale ha ritenuto ammissibili. Cinque quesiti per i quali, nel 2024, sono state raccolte oltre cinque milioni di firme, a testimonianza di una forte domanda di cambiamento proveniente dal mondo del lavoro e dalla società civile.
Con il voto di ciascuno di noi, sarà possibile intervenire su temi cruciali per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, rafforzare i diritti contro i licenziamenti illegittimi, contrastare il precariato, promuovere l’integrazione modificando la legge sulla cittadinanza.
Di seguito i temi dei cinque quesiti:
1.Stop ai licenziamenti illegittimi
Garantiamo il diritto al reintegro per i lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti, oggi privati di questa tutela anche quando un giudice dichiara illegittimo il licenziamento.
2.Più tutele per i lavoratori delle piccole imprese
Eliminiamo il tetto massimo di 6 mensilità di risarcimento per i lavoratori licenziati ingiustamente nelle imprese con meno di 16 dipendenti, introducendo un criterio più equo basato su capacità economica dell’azienda, età e carichi familiari del lavoratore.
3.Riduzione del lavoro precario
Restituiamo stabilità al lavoro: ripristiniamo l’obbligo di una motivazione valida per i contratti a termine, oggi possibili fino a 12 mesi senza alcuna giustificazione.
4.Più sicurezza sul lavoro
Troppi infortuni, troppe vite spezzate: estendiamo la responsabilità delle aziende negli appalti, contrastando il ricorso a imprese prive di solidità finanziaria e non in regola con le norme antiinfortunistiche.
5.Più integrazione con la cittadinanza italiana
Abbassiamo da 10 a 5 anni gli anni di residenza legale per poter fare domanda di cittadinanza italiana, riconoscendo i diritti a chi nasce, cresce, studia e lavora nel nostro Paese.
Per approfondire:
Per la Redazione - Chiara Maria Sole Bravi
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