Nel 1972, durante la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente umano, le Nazioni Unite scelsero il 5 giugno come data per incoraggiare la consapevolezza e l’azione a livello mondiale a favore dell’ambiente, la sua conservazione e valorizzazione.
Un’altra risoluzione, adottata dall’Assemblea generale lo stesso giorno, portò alla creazione dell’Unep (Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente).
In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente 2024, l'accento è posto sulla necessità di rigenerare il suolo per combattere le condizioni di deterioramento grave, quali la desertificazione e la siccità. L'obiettivo è stimolare una discussione mirata sulle strategie di recupero essenziali per invertire i processi di degradazione e per garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
L’Onu avverte che “il tempo sta per scadere e la natura è in modalità di emergenza”. Per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C in questo secolo, bisogna dimezzare le emissioni annuali di gas serra entro il 2030. Senza un intervento, l’esposizione all’inquinamento atmosferico oltre le linee guida di sicurezza aumenterà del 50% entro un decennio e i rifiuti di plastica che finiscono negli ecosistemi acquatici quasi triplicheranno entro il 2040.
In Italia dal 2020 a metà maggio 2024 si sono verificati 81 danni da siccità prolungata.
Legambiente chiede interventi rapidi, concreti e integrati per affrontare la siccità. Serve una una strategia nazionale integrata a livello di bacini idrografici e l’incentivazione di buone pratiche per trattenere l’acqua e praticare il riuso delle acque reflue. La Commissione europea stima che assenza di un'efficace azione preventiva per mitigare i rischi legati al clima, le conseguenze negative come inondazioni, ondate di caldo estremo, periodi di siccità e cali nella produzione agricola potrebbero comportare una diminuzione del Prodotto Interno Lordo (PIL) europeo fino al 7% entro il termine di questo secolo.
È essenziale approvare una legge quadro sulla resilienza climatica per coordinare norme stringenti sull’adattamento e garantire risorse economiche adeguate in tutti i Paesi membri.
La Dichiarazione di Stoccolma ha inaugurato una fase di consapevolezza ambientale che ha rappresentato un passaggio cruciale per le politiche internazionali riguardanti l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Da quel momento, la percezione pubblica e l'impegno collettivo verso la sostenibilità ambientale hanno registrato un incremento notevole, soprattutto tra i giovani.
Proprio a loro è dedicato l'appello della Giornata Mondiale dell'Ambiente, che si serve dell'hashtag #GenerationRestoration e dello slogan"Siamo la generazione che può fare pace con la terra" per mobilitare l'azione e l'attenzione globale.
Per la Redazione - Chiara Maria Sole Bravi
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